Nel frattempo la palazzina A (ai civici 25-27-29) è pronta e abitata. L’edificio, composto da quattro piani fuori terra e un piano interrato a uso cantine, è totalmente rinnovato, ma ha visto conservate le caratteristiche strutturali e formali originarie, limitando gli interventi alle modifiche necessarie per l’adeguamento antisismico e l’accessibilità. In totale i nuovi alloggi sono 19 di cui 7 bilocali e 12 trilocali. Tutti gli uffici a piano terra e un bilocale sono diventati la nuova sede amministrativa della Cooperativa “La rete”, mentre la sala riunioni, anch’essa posta a piano terra e data in gestione alla stessa cooperativa, sarà a disposizione per incontri, conferenze e attività mirate per la comunità e i residenti del quartiere. Per gli spazi così realizzati, secondo gli accordi sottoscritti con il Comune di Brescia, è la Congrega della Carità Apostolica a esercitare direttamente i compiti di gestore sociale, in ragione del proprio fine statuario e dell’opportunità di armonizzare gli interventi di housing sui vari plessi del quartiere. Il progetto, infatti, non prevede solo un rinnovo degli immobili, ma punta e si accompagna a un’azione sui residenti, attuali e futuri. L’obiettivo è creare un tessuto comunitario, con accompagnamento degli inquilini, gestione degli spazi comuni e promozione di attività di animazione e buon vicinato, nonché l’inserimento mirato di nuovi nuclei familiari. Per questo l’assegnazione degli alloggi è passata e passerà anche attraverso colloqui conoscitivi e la compilazione di un questionario, volti a fornire alla Congrega le informazioni necessarie per valutare la compatibilità dei richiedenti con gli obiettivi del progetto abitativo, in applicazione dei criteri definiti d’intesa con il Comune.
Per ora la prima palazzina ristrutturata è abitata da 18 nuclei familiari, di cui 10 composti da genitori e figli, per un totale di 35 persone, 26 adulti e 7 minori. Il 78% degli inquilini è di origine italiana e il 22% straniera.