Il Conte Bonoris e il suo tempo

17/11/2022
Congrega Della Carità Apostolica

Il Conte Bonoris e il suo tempo

Gaetano nacque il 21 gennaio 1861 da Achille Bonoris e Marianna Soncini, discendente da un’antica e nobile famiglia bresciana. Esponenti della borghesia mantovana, dediti all’imprenditoria e al commercio, i Bonoris ottennero l’alto privilegio di essere nominati banchieri di Casa d’Austria durante le guerre napoleoniche». Nel 1870 il padre di Gaetano fu «censore della Banca Nazionale del Regno d’Italia e titolare dell’esattoria di imposte e dazi per il governo».

Dalle poche notizie relative agli anni giovanili, anche a causa della precisa disposizione testamentaria di bruciare ogni sua carta al momento della morte, s’apprende che Gaetano aveva condotto gli studi all’estero presso il Politecnico di Zurigo e che nel 1884 fu costretto a rientrare in patria per gestire in prima persona il patrimonio familiare. In tali occupazioni dimostrò grande capacità, ponendosi in relazione con i più significativi interlocutori del suo tempo.

Nel privato Gaetano Bonoris scelse invece di condurre una vita appartata nel castello di Montichiari, acquistato nel 1890 dal Comune e ristrutturato su progetto dell’architetto Antonio Tagliaferri, con l’obiettivo di riprodurre l’ideale modello di una fortificazione medievale. Nel 1891 gli fu conferita l’investitura a conte da Umberto I, per aver contribuito alla preparazione delle imponenti manovre militari che richiesero la presenza del re a Montichiari. Nello 1900 Bonoris fu eletto parlamentare della XXI legislatura, durante la quale il bresciano Giuseppe Zanardelli fu a capo del governo; schivo e riservato, per molti tratti addirittura eccentrico, dopo il primo mandato non rinnovò l’esperienza politica.

Per i contemporanei, un tratto meno visibile della personalità del conte Bonoris fu l’attenzione per i meno abbienti, dimostrata in tanti piccoli e nascosti gesti e confermata nell’ingentissima donazione che decise di elargire alla Congrega «per la gioventù infelice» delle province di Brescia e di Mantova.

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, nel 2011 – ricorrenza del 150° della nascita del Bonoris – la Fondazione ha promosso una sequela di iniziative commemorative, articolata tra appuntamenti scientifici e progetti di solidarietà.
Nell’intento di rievocare quanto più degnamente il profilo del benefattore, è stato inoltre costituito un Comitato d’onore per le celebrazioni, cui hanno aderito rappresentanti della comunità civile ed ecclesiale.

Per l’anniversario, la Commissione consultiva della Fondazione ha voluto individuare sei iniziative, due per il territorio di Mantova e quattro per il territorio di Brescia, cui destinare uno specifico sostegno. Tutti i progetti – per sovvenzionare i quali è stata stanziata complessivamente la somma di oltre 1,7 milioni di euro – sono stati emblematicamente intitolati alla memoria del conte Bonoris.
Il 21 gennaio e il 16 maggio 2011 si sono altresì svolti, a Brescia e a Mantova, due convegni di studio promossi con l’obiettivo, oltre che di rischiarare la misconosciuta biografia del fondatore, anche di ripercorrere la vicenda dell’assistenza e della beneficenza tra Ottocento e Novecento.

Le celebrazioni hanno avuto sobria e solenne conclusione il 19 dicembre 2011, quando presso il Duomo di Montichiari è stata celebrata una messa di suffragio per il conte, dato anche che ai benefattori la Congrega della Carità Apostolica riserba risconoscenza imperitura e ne tramanda anche all’esterno la memoria (art. 4 dello Statuto).

Gli atti dei Convegni di studio, promossi per l'occasione a Brescia e a Mantova, sono raccolti nel volume Dalla beneficenza alla cultura del dono. Studi in memoria del conte Gaetano Bonoris edito alla fine del 2012 da GAM Editrice.

I convegni di Brescia e Mantova

I sei progetti emblematici